Immagini digitali: nozioni di base
Con il termine
immagine digitale, si intende un elemento grafico elaborato dal computer, che si può visualizzare sul monitor e stampare su carta. Molto spesso è di tipo
bitmap, composta cioè da un'innumerevole numero di punti, disposti su una griglia, chiamati "pixel". I pixel sono piccoli e molto vicini, non è quindi possibile individuarli singolarmente: formano motivi di colore e forme compatte, costituite dal modo di disporsi di questi punti, dando forma all'immagine visibile.
Le immagini più semplici contengono solo pixel in bianco e nero. Le sfumature della gamma dei "grigi" sono elaborate combinando i pixel in schemi che l'occhio non individua.
Per esempio, il rettangolo grigio qui a fianco é in effetti formato da uno schema di pixel bianchi e neri. La figura mostra il motivo utilizzato per creare la sfumatura. Le immagini complesse possono contenere fino a 16 milioni di colori differenti. Tuttavia, questi colori aggiuntivi determinano file di dimensioni molto più grandi.
Per visualizzare la disposizione dei pixel, possiamo utilizzare una sorta di ZOOM che ingrandisce l'area visibile, in genere rappresentata da una "lente d'ingrandimento".
Nel programma Paint lo "ZOOM" permette di ingrandire una parte d'immagine al 200% (2X), al 400% al 600% (6X) o all'800% (8X). Ingrandendo di 6 volte, per esempio, sono perfettamente visibili i singoli pixel.
Si può partire da un gioco: il
pin impression , chi ha visitato la
ludoteca scientifica di Pisa avrà fatto questa esperienza che consente in pratica di vedere come un'immagine reale può essere riprodotta con una serie di punti (chiodini) e più fitta è questa rete di punti più informazioni sull'immagine originale possono essere riprodotte
Il pin impression è formato da un reticolo di chiodini
appoggiando oggetti sul retro e facendo pressione si spingono i chiodini ottenendo un'immagine 3D